Guardian Angel 6/6

Parte V

Un’ultima occhiata alla stanza interamente addobbata e all’albero che campeggiava al centro della stanza “Mmh direi che abbiamo finito”
“Si, anche perché non c’è più un centimetro di superficie libera”
“Hai ragione è solo che vado matta per il Natale e mi piace fare le cose in grande”
“Me ne sono accorto”
“Oliver se è troppo possiamo togliere qualcosa, non so..”
“No no, è solo che non ci sono abituato ma mi piace come hai decorato tutto”
“ Bene! Occupiamoci del cibo adesso” e si diresse verso la cucina.
Oliver la raggiunse subito dopo e insieme iniziarono a preparare la cena.
Non riusciva a smettere di guardarla. Era bellissima anche ai fornelli, con un semplice grembiule addosso tutta intenta a cercare di cucinare. Se non fosse stato per lei non era molto sicuro che sarebbe riuscito a organizzare tutto in tempo, se Chloe non fosse accorsa in suo aiuto di certo avrebbe mandato all’aria tutto dopo la prima pallina messa sull’albero.
È vero si era ridotto all’ultimo minuto ma lui non addobbava mai l’albero e la casa a Natale, lui non festeggiava il Natale, non lo festeggiava più da quando aveva 5 anni.
Scacciò questi pensieri e la sua attenzione tornò su Chloe. Si era presentata carica di addobbi pronta a stravolgergli la casa come se niente fosse successo. Avevano evitato di parlarne e lui stava per scoppiare; doveva assolutamente parlarle, mettere in chiaro le cose, non sapeva se sarebbe riuscito a dirle quali erano i suoi veri sentimenti ma doveva almeno provarci.
“Chloe abbiamo fatto finta di niente tutto il giorno, abbiamo riso e scherzato come se niente fosse.. non credi che dovremmo parlarne?”
“Di cosa?”
“Dio ti prego non fare la finta tonta, del bacio che ci siamo dati!”
“Non adesso Oliver, tra non molto arriveranno gli altri e devo ancora cambiarmi”
“D’accordo ma non credere che me ne dimentichi”
Magari se ne fosse dimenticato. Aveva tentato di rimandare quel momento per le tre settimane precedenti e per tutto il giorno, aveva persino evitato di restituirgli di persona la giacca per non rischiare di tirar fuori l’argomento, non voleva parlarne,non voleva sentirsi dire che per lui non significava niente mentre per lei aveva significato tutto.
Sapeva cosa le avrebbe detto; che era stato un errore, che non avrebbe dovuto, che aveva agito di istinto, e lei si sarebbe evitata volentieri di ascoltare di nuovo le sue stupide scuse soprattutto perché lei provava qualcosa per lui, ed era stato bellissimo altro che uno sbaglio. E la splendida giornata che avevano passato insieme non faceva latro che peggiorare le cose. Era un tormento restare da sola con lui nella stessa stanza ma allo stesso tempo stava bene quando era con lui, era l’unico che era riuscita a farla sorridere dopo tanto tempo ed era l’unico a capirla veramente ma per lui evidentemente non era la stessa cosa. Doveva toglierselo dalla mente e al più presto. Si sarebbe fatta bastare la loro amicizia, certo non sarebbe stato facile ma non voleva perderlo. Non poteva perderlo.

***

“Sei ancora così?”
Si voltò per dirle che qualcuno doveva pur controllare che niente si bruciasse ma restò folgorato.
“Wow” sembrava un angelo. Aveva un semplice vestito chiaro che arrivava sopra le ginocchia, i capelli raccolti con qualche ciocca riccia lasciata libera e giusto un filo di trucco ma era semplicemente bellissima.
“Cosa hai detto?”
“Ehm..niente, stai benissimo”le disse sorridendo.
“Grazie” abbassò lo sguardo imbarazzata e si schiarì la voce “Credo che adesso possa andarti a preparare anche tu, do un’occhiata io alla cena”
“Ok”
Tornò dopo non molto ”Allora come sto?”
“Bene, solo che c’è qualcosa che non mi convince”
“Chloe avanti, giacca e cravatta vanno sempre bene”
“Ecco bravo, la cravatta, toglila”
“Va bene, capo”
In quel momento suonarono alla porta “Sono arrivati finalmente. Vado ad aprire”

***

La serata era passata in modo tranquillo e piacevole tra partite a carte, karaoke, tante risate e i ragazzi che non ne avevano mai abbastanza di cibo, soprattutto Bart, un pozzo senza fondo.
Per non parlare dei discorsi da camionisti e dalle scommesse che continuavano a fare su qualsiasi cosa, fortunatamente c’erano anche Dinah e Mia altrimenti Chloe sarebbe impazzita.
Oliver ci aveva messo un po’ a lasciarsi andare, non era facile per lui, ma alla fine l’aria di famiglia che si respirava gli aveva fatto mettere da pare ogni reticenza e anche lui si era divertito, forse anche più degli altri.
Solo che a un certo punto della serata tutti si erano dileguati lasciando la casa nel caos più totale e a Oliver il compito di ripulire tutto. Solo Chloe si era fermata a dargli una mano, e per fortuna si trovò a pensare Oliver.
“Allora io mi occupo della cucina e tu della sala da pranzo ok?”
“Ok, ah Chloe grazie ancora per l’aiuto”
“Figurati” e si diresse verso la cucina.

***

“Oliver io ho finito, spero che tu abbia messo tutto apposto altrimenti”disse mentre si dirigeva nel salotto. Lo trovò che stava guardando una foto, quella dei suoi genitori.
“Ollie va tutto bene?”
Si asciugò frettolosamente le lacrime e rimise a posto la foto “Si…no…è che durante le feste la loro mancanza si fa sentire”
“Vieni sediamoci” lo prese per mano e si sedettero sul divano.
“Ti va di parlare?”
“Sai prima ho sentito una canzone che mi ha ricordato mia madre, la suonava sempre a Natale e io e mio padre restavamo incantati ad ascoltarla, purtroppo ho solo dei ricordi vaghi. Ero troppo piccolo”
“Era brava a suonare?”
“Oh si! Cantava anche..la sua voce la ricordo ancora, avrei potuto ascoltarla per ore. Era bravissima a cantare, come te”

“Oh io non sono poi così tanto brava”
“Invece si  Sai era da quando avevo 5 anni che non festeggiavo il Natale ”
Chloe si avvicinò e lo abbracciò. “So quanto deve essere stata dura per te, ma adesso hai una specie di grande famiglia con cui condividere tutto. Non sei più solo e per quanto vale io ci sarò sempre” e gli schioccò un bacio sulla guancia “E adesso se non sei troppo stanco, che ne dici di guardarci un film natalizio?” sapeva che entrambi erano esausti ma voleva tirarlo su in qualche modo.
“D’accordo ma ti avverto l’unico film che si avvicina la genere natalizio che ho è “Il Grinch””
“Allora vada per Il Grinch..mentre metti il dvd vado a prendere una coperta, fa un po’ freddo ”
Quando tornò nel salotto trovò il caminetto accesso e Oliver appollaiato sul divano. Non poté fare a meno di sorridere. Si sedette accanto a lui e si coprì.
“Ehi vorrei anche io la coperta”e gliela tirò via.
“Oliver così mi scopri”
“E’ corta, avvicinati un po’ così ci entriamo tutti e due” “Sta tranquilla non ti mordo”
“Sta zitto e premi play”

***

La luce del sole che filtrava dalla finestra lo fece svegliare. Le 7. Era ancora presto. Si sentiva un peso sul petto. Abbassò lo sguardo..erano la testa e il braccio di Chloe. Il suo di braccio invece era sul fianco di lei. Sospirò e la strinse ancora più a sé. Si soffermò a guardarla. Era bellissima. Le spostò un ciuffo ribelle dalla fronte e le accarezzò la guancia. Sospirò di nuovo. Come avrebbe voluto svegliarsi tutte le mattine così. Le diede un bacio sulla fronte e istintivamente si mise da accarezzarle la schiena. Chiuse gli occhi e senza accorgersene si riaddormentò.

Aprì gli occhi frastornata. Si erano addormentati? E come diavolo avevano fatto a trovarsi in quella posizione? Era praticamente avvinghiata a lui. In fondo non le dispiaceva ma era piuttosto imbarazzante. Provò ad alzarsi ma le braccia di Oliver intorno a lei non glielo permettevano. Accidenti.
“Oliver” nessuna risposta, “Oliver” provò a smuoverlo “Oliver sveglia”
“Si si sono sveglio..sono sveglio”
“Ti dispiacerebbe..”e indicò le sue braccia. Immediatamente sciolse la presa e si mise seduto.
“Come abbiamo fatto ad addormentarci?”
“Beh tu dormivi già dai titoli iniziali del film e io, io ti ho seguito a ruota”
“Ho assolutamente bisogno di un caffè” fece per alzarsi ma Oliver la prese per i fianchi e la tirò indietro sul divano “Ci penso io” e si avviò in cucina.
Tornò poco dopo con un’enorme tazza di caffè fumante.
“Grazie”
Si mise a sedere accanto a lei e si mise a guardarla mentre beveva il caffè
“Che c’è?” “Che c’è? Perché continui a fissarmi?” le prese la tazza dalle mani, la posò sul tavolino davanti a loro e le prese le mani nelle sue

“Chloe non ti ho ancora ringraziata per tutto quello che hai fatto per me. Per avermi aiutato, per essere rimasta,per avermi ascoltato, per avermi fatto passare uno dei giorni più belli della mia vita…grazie”
Lei era imbarazzata, non sapeva che dire ma era contenta di essere riuscita a farlo stare bene
“Ollie io..”
“Non dire niente”
Si chinò verso di lei e cominciò a baciarla. Lei non tentò nemmeno di divincolarsi, sapeva che era una guerra persa in partenza, non poteva resistere a Oliver, gli mise le braccia intorno al collo e si lasciò completamente andare.
Poi però la ragione ebbe la meglio sull’istinto..non poteva lasciarlo fare, non poteva permettergli di giocare ancora con i suoi sentimenti. Riuscì a mormorare un flebile “Oliver..no” ma tanto bastò a lui per lasciarla andare, non l’avrebbe mai forzata a fare qualcosa che non voleva.
“Oliver perché lo hai fatto? Perché? Cosa..cosa sono io per te. Tu non puoi giocare con me. Cosa è stato un altro dei tuoi stupidi impulsi?”
“No”
“No?”
“No!”
“No, allora cosa è stato? Perché mi hai baciata di nuovo Oliver? Perché?”
“Perché ho completamente perso la testa per te Chloe. Sono totalmente pazzo di te e quando ti ho baciata al tuo compleanno lo volevo, non desideravo altro”
Le mancava il fiato, non riusciva a respirare. Cercò di parlare ma non riusciva ad articolare nessuna parola, la sua bocca era aperta ma non usciva nessun suono.
“Tu…io…ho bisogno di aria” si diresse verso il balcone e uscì fuori ”Perfetto anche la neve”

***

Oliver la raggiunse subito dopo. Stava sorridendo? Era sicuro che l’avrebbe trovata sconvolta e invece sorrideva “Chloe stai bene?”
“Benissimo”
“Sono più confuso di prima adesso. Io credevo..”non gli fece finire la frase, si avvicinò, gli buttò le braccia al collo e lo baciò .
“Sei uno stupido”
“Oh grazie”
“Perché non me lo hai detto subito?”
“Perché Chloe io non credevo che tu…ero convinto che non..insomma pensavo che per te non fosse significato niente, non volevo rovinare tutto, non volevo rischiare di perderti e poi..”
“E poi?”
“Jimmy”
“Jimmy?”
“Ci pensi ancora?”
“Oliver Jimmy sarà sempre una parte importante di me. L’ho amato tantissimo e lo porterò per sempre nel mio cuore, ma è ora che vada avanti Non voglio avere nessun rimpianto, voglio solo essere felice e ciò che può rendermi felice adesso sei tu e sono certa che anche Jimmy vorrebbe che io fossi felice. Oliver io non so definire cosa provo per te, so solo che è un sentimento così bello e così forte e…e non mi importa del resto. L’unica cosa che conta siamo noi due”
“Beh dovrò ringraziare Babbo Natale per tutto questo. E’ stato il regalo più bello in assoluto”
Intrecciò le mani alle sue e la avvicinò ancora di più a sé. Le accarezzò il viso. Era bellissima e adesso era tutta sua. Le lanciò uno dei suoi sorrisi mozzafiato. Lei sospirò, era semplicemente meraviglioso. La attirò a sé e la sollevò mentre lei le stringeva le braccia la collo. Un altro bacio. Faceva freddo, la neve continuava a cadere incessante ma loro non sentivano niente. Intorno a loro non esisteva niente. Erano solo loro due, nient’altro che loro due.

*FINE*

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